Santabarba, a Lecce la rasatura è culto
Giulio ha ideato e realizzato il suo sogno di una barbieria nella sua terra, nella Puglia.
Nella splendida Lecce ha aperto il salone Santabarba, dove più che un servizio vuole celebrare un culto, quello della rasatura.
Raggiunto per quattro chiacchiere, ha concesso questa piccola intervista che vi lascio di seguito.
Alex Pietrogiacomi
Santabarba. Perché la barba ha acquistato l’aureola?
Ci sono varie ragioni: una scelta strategica, legata alla comunicazione, al suono e alla familiarità del nome che suona bene, rimane impresso ed è d’impatto.
La volontà di un richiamo territoriale, al Sud, nella “terra dei santi” abbiamo pensato qualcosa che richiamasse al culto, in questo caso quello della rasatura, trasformando il salone in un tempio, e il trattamento in un rituale.
Lecce, Sud, una piazza abituata a una figura del barbiere decisamente diversa dalla moderna. Come è stato pensare un modern barber shop in questo territorio?
All’inizio c’è stata la normale diffidenza rispetto alla “novità” poi fortunatamente seguita da una buona ondata di entusiasmo e di passaparola.
Abituare il cliente ad un concetto diverso di barberia, con il rispetto della puntualità, una fascia di prezzo medio alta, e un luogo inteso come zona di relax più che di “sfogo”, non è semplice.
Noi vogliamo abituare l’ospite a prendersi del tempo e pretendere il meglio per sé.
Le moderne barberie, dopo l’esplosione Bullfrog (che ha di fatto lanciato questo Rinascimento) o di personaggi come Hiro, sono spuntate fuori in tutta Italia, convertendo anche vecchi saloni in pseudo nuovi shop. Come si fa a capire la qualità di un servizio “a occhio”? Quali sono i particolari da notare?
Ecco mi ricollego alla non novità o alla “novità”: purtroppo si ha spesso la voglia, a volte in maniera forzata, di inventarsi cose che in realtà sono sempre esistite, basterebbe studiare con interesse e spirito innovativo le tradizioni e l’arte per cercare poi di farle sposare con le esigenze del pubblico a cui si vuole ambire.
Romano con Bullfrog, Hiro, Cirignotta (e ne potrei nominare tanti altri) hanno il merito di essere stati i pionieri di un ritorno all’unicità, ognuno di loro per caratteristiche diverse ha qualcosa di suo nello stile, nell’impostazione e non per ultimo, nella comunicazione che li rende unici e quindi vincenti.
Purtroppo c’è stato un periodo, durato più di qualche decennio, in cui artigiani barbieri bravissimi nel loro hanno cercato a tutti i costi di rincorrere le mode del momento, rimanendo però – con il loro salone – sempre uguali ma snaturandosi, non solo nella forma. Saloni da barba che diventavano parrucchierie per uomo, poi unisex e poi ancora barber shop… questo ha creato una confusione prima che nel cliente nell’identità e professionalità degli operatori.
La migliore modernità è nella tradizione , rivisitata in stile contemporaneo, è questo che ci ha ispirato ed è questo che a mio avviso differenzia una barbieria di qualità. Mettici la cura dei dettagli, la qualità del servizio, un team competente, affiatato e devoto all’obiettivo, senza lasciare nulla al caso, in quel momento, dall’esterno, trasparirà anche ad “occhio” la competenza e la coerenza. Se tutto è curato nei minimi dettagli il cliente si sentirà a suo agio e il resto verrà da sé.
Santabarba, due work station e due barbieri, come è avvenuta la selezione, e come avete impostato i vostri servizi?
Due work station e due barbieri, per ora però. Stiamo selezionando professionisti per la terza work station. La selezione avviene dapprima attraverso in un approccio formale (curriculum e foto dei lavori del barber), poi segue un colloquio di conoscenza de visu per valutare diversi piani attitudinali, successivamente si passa a una prova pratica che prevede il taglio ma anche il rapporto con cliente e colleghi.
I servizi sono impostati con una procedura e una tempistica precisa e definita. Il menù è chiaro e intuitivo e ogni servizio ha un tempo assegnato, motivo per cui si pretende e si offre la massima puntualità.
La democratizzazione della clientela è alla vostra base, come diceva qualcuno “Qui vige l’eguaglianza…”, questo aspetto quanto è importate per il vostro feeling con il pubblico?
La barberia è un luogo d’empatia, se non ci fosse fiducia in fondo non ti faresti mettere una lama vicino alla giugulare.
Ovviamente questa empatia e questa fiducia devono essere reciproche, il primo approccio è l’abilità del barbiere nel saper mettere a proprio agio il cliente, questo richiede capacità di lettura e di adattamento da parte del barbiere. In un luogo dove non vi è distinzione di età o di classe, Il barbiere deve saper approcciare e conquistare la fiducia di un bambino al primo taglio, quella di un operaio che si vuole rilassare dopo 8 ore di lavoro o quella di un manager che magari ha un atteggiamento più distaccato… sentirsi per mezz’ora al centro del proprio mondo è che quello accomuna tutti aldilà dell’età e della classe sociale. Tutti nella vita frenetica di ogni giorno cercano e spesso non riescono a trovare, quell’attimo di stacco dai probelmi e dai pensieri.
Dare tutto per regalare questo comfort al cliente, indipendentemente dalle sue caratteristiche sociali, lo farà fidare del barbiere che sarà aiutato così a sua volta a lavorare al massimo ed esprimersi al meglio.
Secondo te, la Rivoluzione – personale e sociale – passa anche per la barba?
Le rivoluzioni passano anche dal costume e quindi la barba e i capelli sono tra le cose più importanti del costume di una società: sono l’accessorio che l’uomo si porta sempre dietro 24 ore su 24. Di fatto ogni avvenimento storico e culturale ha con sé spesso o quasi, sempre un volto, che nel tempo diventa icona di quel cambiamento. E ogni icona si identifica con un taglio di capelli o con una barba.
Quali sono i vostri modelli ispiratori in questo mondo professionale?
Ci ispiriamo alla barberia tradizionale italiana e alle sfumature in stile americano, cercando di fare nostra questa fusione che unisce la tradizione e le esigenze del momento. Di fatto possiamo con fierezza dire che la sfumatura alla Santabarba o la rasatura tradizionale Santabarba sono un modello di cui a Lecce si parla e da quanto ne abbiamo contezza, molto bene. Per il resto cerchiamo di tenerci sempre aggiornati e “ispirati”, i nostri barbieri seguono con cadenza periodica corsi di aggiornamento con i migliori formatori del mondo. Sperando di poter essere anche noi nel nostro piccolo d’ispirazione per altri e un domani chissà, pronti a varcare le mura della città.
Che prodotti vengono utilizzati in barberia?
Utilizziamo – e siamo anche rivenditori – degli stessi prodotti adoperati per i nostri servizi, per la serie “provare per credere”.
Abbiamo tutta la linea completa Bullfrog, della quale siamo orgogliosi di essere gli unici rivenditori in zona. “Agnostico” balsamo multifunzione va a ruba.
C’è tutta la linea per capelli della Copacetic, con le sue splendide profumazioni; la spettacolare pomade della Suavecito con la sua super tenuta e non poteva mancare la tradizione italiana nel mondo la linea “Pro” della Proraso.
Cerchiamo di soddisfare ogni esigenza concentrandoci comunque su prodotti ricercati non reperibili altrove o dozzinali.
Qual è l’invito che vuoi fare ai lettori, per venirvi a scoprire.
Se siete nel Salento e volete vivere un’esperienza unica vi aspettiamo, venite a conoscere una storia, la nostra storia.
Una storia che parla di tradizione, ambizione, visione. Dove il luogo incontra i gesti, i profumi per farli diventare un rituale. Dove la tradizione si sposa con le esigenze del quotidiano concretizzandosi in un posto unico, che diventa prima sorpresa poi casa, dove finalmente ogni uomo può prendersi del tempo per sé, e lasciare – per tutto il tempo del rituale – il resto fuori.
Santabarba in una frase…
Prenditi il tuo tempo, noi ti diamo il tuo stile.